1.
I suinetti hanno bisogno di luce?
Da prove sperimentali è emerso che non è vero che i suinetti siano attratti dalla luce, essi preferiscono al contrario riposare al buio! Per questa ragione è raccomandabile spegnere le lampade presenti nell’area nido durante le ore notturne o, ancora meglio, utilizzare sorgenti termiche prive di emissioni luminose(*).
(*) Larsen M. L. V. and Pedersen L. J.: “Does light attract piglets to the creep area?”. Animal, Volume 9, Issue 6, June 2015, pp. 1032-1037; Parfet K. A., & Gonyou H. W. (1991): “Attraction of newborn piglets to auditory, visual, olfactory and tactile stimuli”. Journal of animal science, 69(1), 125–133.
2.
Qual è la temperatura ottimale per il suinetto nelle prime ore di vita?
Durante la gestazione, i feti vivono ad una temperatura uterina che va da 38 a 40 °C. La temperatura critica necessaria per il mantenimento di una adeguata temperatura corporea da parte dei suinetti neonati è di 34 °C(*). È stato anche verificato come suinetti di un giorno di vita apprezzino temperature ben al di sopra della loro temperatura di termoneutralità: dando loro la scelta tra 26 °C, 34 °C o 42 °C, i suinetti hanno mostrato una chiara preferenza per la temperatura più alta, più elevata cioè di 8 °C rispetto alla loro zona di termoneutralità(**).
(*) Berthon D., Herpin P., Le Dividich J., 1994: “Shivering thermogenesis in the neonatal pig”. J. Therm. Biol. 19, 413-418., 1993; Lossec G., Herpin P., Le Dividich J., 1998: “Thermoregulatory responses of the newborn pig during experimentally induced hypothermia and rewarming”. Experiem. Physiol. 83, 667-678.
(**) Hrupka B.J., Leibbrandt V.D., Crenshaw T.D., Benevenga N.J., 2000: “The effect of thermal environment and age on neonatal behaviour”. J. Anim. Sci. 78, 583-591.
2.
Qual è la temperatura ottimale per il suinetto nelle prime ore di vita?
3.
Perché riscaldare attraverso i REAL FIR emessi dai pannelli OMEOTERM® è più efficace rispetto a metodi tradizionali con lampade o tappeti riscaldanti?
Alla nascita, i suinetti hanno una percentuale di acqua pari o superiore all’80%(*). Inoltre è importante sottolineare che le molecole d’acqua e le proteine dei corpi viventi hanno un’oscillazione pari alla frequenza dell’infrarosso FIR. Quando i FIR penetrano negli strati più profondi della pelle, la vibrazione cellulare aumenta, portandosi a un livello ottimale e creando calore interno distribuito uniformemente attraverso il circolo e il microcircolo dei fluidi corporei(**). La tecnologia OMEOTERM®, attraverso i REAL FIR, è in grado di riscaldare in profondità, fino a 3 cm, i corpi viventi: quest’azione è in grado di favorire la mobilitazione del glicogeno stoccato nei muscoli, favorendo così la termogenesi. Rispetto ai metodi tradizionali di riscaldamento, il calore prodotto è molto più uniforme, confortevole e avvolgente.
(*) Wood A. J. and Groves T. D. D. : “Body composition studies on the suckling pig: 1. Moisture, chemical fat, total protein, and total ash in relation to age and body weight”. Canadian Journal of Animal Science – 1 April 1965; Huo Y.J., Xu R.J. and Wang T.: “Nutrition And Metabolism Of Neonatal Pigs”. Nottingham University Press. Year: 2007.
(**) Shi-Yau Yu, Jen-Hwey Chiu, Shiaw-Der Yang, Yu-Chen Hsu, Wing-Yiu Lui, Chew-Wun Wu: “Biological effect of far-infrared therapy on increasing skin microcirculation in rats”. Photodermatol Photoimmunol Photomed 2006; 22: 78 – 86.
4.
I suinetti riscaldati dai REAL FIR di OMEOTERM® si asciugano prima?
Il suinetto appena nato è coperto da circa 23 g di liquido amniotico per ogni kg di peso vivo e circa il 50% di questi fluidi evaporano durante i primi 5-30 minuti dopo la nascita(*). In pratica, se non viene fornita loro una fonte termica extra, la capacità di produzione di calore dei suinetti durante la prima mezz’ora di vita copre appena la quantità di energia necessaria per l’evaporazione del 50% dei fluidi fetali. Per questa ragione, i suinetti subiscono un brusco calo della temperatura durante le prime ore post-parto e si stima che possano perdere oltre 2 °C di temperatura corporea tra la nascita e la prima ingestione di colostro(**) anche a causa dell’elevato rapporto superficie/volume attribuibile alle loro dimensioni(***). Le molecole dei liquidi che compongono il liquido amniotico sono aggregate in grappoli (cluster). Per far evaporare più velocemente l’umidità data dal liquido amniotico, è necessario disaggregare i cluster in grappoli più piccoli (declusterizzazione). I FIR svolgono efficacemente l’azione di declusterizzazione, che permette, grazie ad una maggiore superficie di scambio termico, una più efficiente evaporazione. In questo modo, viene diminuito il quantitativo di calore corporeo utilizzato dai suinetti per far evaporare il liquido amniotico, evitando così l’ipotermia e aumentando le possibilità di sopravvivenza della nidiata. È stato infatti dimostrato che asciugare i suinetti (soprattutto quelli di basso peso) riduce il calo di temperatura corporea a cui essi sono soggetti subito dopo dopo la nascita(****).
(*) Christison G. I. & Thomason N.D. (1997): “Removal of birth fluid by evaporation or contact affects the energy balance of piglets”. Proceeding of Livestock Environment V, 29 -31 May, Bloomington, Minnesota, USA, pp. 476 – 481; Andersen H. M. & Pedersen L. J. (2016): “Effect of radiant heat at the birth site in farrowing crates on hypothermia and behaviour in neonatal piglets”. Animal, 10(1), 128-134; Villanueva-García, Dina & Mota-Rojas, Daniel & Martinez-Burnes, Julio & Olmos-Hernandez, Adriana & Mora-Medina, Patricia & Salmerón, Cynthia & Gómez-Prado, Jocelyn & Boscato, Luciano & Gutiérrez-Pérez, Oscar & Cruz, Viridiana & Reyes, Brenda & González-Lozano, Miguel. (2020): “Hypothermia in newly born piglets: Mechanisms of thermoregulation and pathophysiology of death”. Journal of Animal Behaviour and Biometeorology. 9. 9:2101-9:2101. 10.31893/jabb.21001; Kammersgaard T., Malmkvist J., Pedersen L. (2013): “Infrared thermography – a non-invasive tool to evaluate thermal status of neonatal pigs based on surface temperature”. Animal 7:2026-2034; Muns R., Nuntapaitoon M., Tummaruk P. (2016): “Non-infectious causes of preweaning mortality in piglets”. Livestock Science 184:46-57.
(**) Tuchscherer M., Puppe B., Tuchscherer A., Tiemann U. (2000): “Early identification of neonates at risk: traits of newborn piglets with respect to survival”. Theriogenology 54, 371-388; Malmkvist J., Pedersen L.J., Damgaard B.M., Thodberg K., Jørgensen E., Labouriau R. (2006): “Does floor heating around parturition affect the vitality of piglets born to loose housed sows?”. Applied Animal Behaviour Science 99:88-105; Baxter E.M., Jarvis S., D’Eath R.B., Ross D.W., Robson S.K., Farifh M., Nevison I.M., Lawrence A.B., Edwards S.A.(2008): “Investigating the behavioural and physiological indicators of neonatal survival in pigs”. Theriogenology 69:773- 783.
(***) Theil P., Lauridsen C., Quesnel H. (2014): “Neonatal pigletsurvival: impact ofsow nutrition around parturition on fetal glycogen deposition and production and composition of colostrum and transient milk”. Animal 8:1021-1030.
(****) Vande Pol, K. D., Tolosa, A. F., Shull, C. M., Brown, C. B., Alencar, S., & Ellis, M. (2020): “Effect of method of drying piglets at birth on rectal temperature over the first 24 h after birth”. Translational animal science, 4(4), txaa183. https://doi.org/10.1093/tas/txaa183.
5.
Riscaldare attraverso i REAL FIR di OMEOTERM® può avere effetti benefici sulla salute?
La maggior disponibilità dell’acqua declusterizzata dai FIR favorisce l’equilibrio omeostatico, i processi di idratazione cellulare e di scambio delle sostanze idroveicolate. Diversi studi affermano che i FIR rafforzano le difese immunitarie e migliorano il processo di irrorazione sanguigna di pelle, muscoli e tessuti connettivi, apportando maggiori quantità di ossigeno ed elementi nutritivi. Elementi radianti a FIR vengono utilizzati per riscaldare i neonati nelle incubatrici dei reparti pediatrici e, inoltre, trovano largo impiego in altri ambiti medici e terapeutici(*).
(*) Vatansever Fatma & Hamblin Michael (2012): “Far infrared radiation (FIR): Its biological effects and medical applications”. Photon Lasers Med. 1. 255-266. 10.1515/plm-2012-0034; Lai, Yen-Ting & Chan, Hsiang Lin & Lin, Shu-Huan & Lin, Chih-Ching & Li, Szu-Yuan & Liu, Chih-Kuang & Teng, Hao-Wei & Liu, Wen-Sheng (2017): “Far-Infrared Ray Patches Relieve Pain and Improve Skin Sensitivity in Myofascial Pain Syndrome: A Double-Blind Randomized Controlled Study”. Complementary Therapies in Medicine. 35. 10.1016/j.ctim.2017.10.007; Toyokawa H., Matsui Y., Uhara J., Tsuchiya H., Teshima S., Nakanishi H., Kwon AH., Azuma Y., Nagaoka T., Ogawa T., Kamiyama Y.: “Promotive effects of far-infrared ray on full-thickness skin wound healing in rats”. Exp Biol Med (Maywood). 2003 Jun; 228(6):724-9.
6.
I REAL FIR di OMEOTERM® scaldano più velocemente dei sistemi tradizionali?
Nel riscaldamento per irraggiamento, la trasmissione del calore è pressoché istantanea, in quanto i FIR si diffondono alla velocità della luce. A temperatura ambiente di circa 20 °C, i pannelli riscaldanti OMEOTERM® impiegano circa 90 secondi per raggiungere la temperatura di regime, con una notevole reattività termica. I FIR hanno infatti la prerogativa di non riscaldare l’aria. Questo consente un notevole risparmio di energia e di tempo, perché non c’è perdita di efficienza energetica dissipata nel doppio passaggio tra elemento riscaldatore e aria e tra aria riscaldata e oggetti e/o organismi viventi, come accade nel riscaldamento tradizionale. La reattività termica dei REAL FIR di OMEOTERM® permette di applicare la tecnologia BIOTEMP SYSTEM.
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I REAL FIR di OMEOTERM® scaldano più velocemente dei sistemi tradizionali?
7.
I FIR sono dannosi?
La tecnologia OMEOTERM® utilizza solo REAL FIR o IR-C (infrarossi di tipo C), che rappresentano solo una porzione dello spettro elettromagnetico solare. Essi sono la parte buona della radiazione infrarossa del Sole e non sono affatto dannosi, anche dopo esposizioni prolungate. Al contrario, l’esposizione prolungata a IR-A (infrarossi ad onda corta) o a IR-B (infrarossi ad onda media) può provocare effetti dannosi su occhi e pelle.
8.
I FIR emettono luce?
I FIR sono detti anche “lontani”, perché rappresentano quella porzione dello spettro elettromagnetico solare più lontana dalla luce visibile: non emettono quindi luce ma li possiamo avvertire sensorialmente sotto forma di calore. I raggi FIR (altrimenti detti IR-C) emettono infatti solo una radiazione di tipo termico, hanno una lunghezza d’onda di 4 µm-1000 µm e riescono a trasferire energia sotto forma di calore. Al contrario, le lampade tradizionali definite “ad infrarosso” non sono altro che normali lampade a incandescenza, che emettono calore attraverso lo spettro di luce visibile emesso da un filamento incandescente e mediante il riscaldamento del filamento stesso. Queste due componenti termiche attraversano un bulbo vetroso colorato di rosso con una ridottissima porzione di raggi infrarossi, oltretutto in gran parte costituiti da IR-A (infrarossi ad onda corta) situati nello spettro della luce visibile, notoriamente caratterizzati da una scarsissima efficacia termica e dannosi per i tessuti retinici.
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I FIR emettono luce?
9.
Qual è la durata prevista di un pannello OMEOTERM®?
I pannelli OMEOTERM® rispettano la garanzia legale di 2 anni, ma la loro durata è nettamente superiore: se vengono installati a regola d’arte e utilizzati correttamente, possono sicuramente raggiungere diversi anni di perfetto funzionamento, ben oltre il termine del periodo di garanzia! Sicuramente il pannello OMEOTERM® non teme confronti né con la durata massima delle lampade, dichiarata dai principali costruttori essere max 5000 h, né con i portalampade tradizionali (soggetti ad usura frequente causata dalle alte temperature raggiunte), nè tantomeno con quella dei tappetini elettrici, che accertate situazioni di campo confermano avere frequenti problemi di interruzioni di alimentazione per rottura dell’elemento riscaldante. Il pannello OMEOTERM® è stato progettato e realizzato con criteri costruttivi e qualitativi per un utilizzo continuo senza malfunzionamenti, usura e/o obsolescenza programmata anche nel lunghissimo periodo.
10.
Che temperatura raggiunge il pannello OMEOTERM®?
Il pannello OMEOTERM® è composto da due facce: la faccia di emissione termica può raggiungere uniformemente i 90 °C, ben al di sotto dei 180 °C rilevabili sul bulbo delle lampade. Il pannello raggiunge un’ottimale temperatura superficiale nel fronte (la parete radiante) senza dispersioni di energia sul retro. Il lato non riscaldante infatti è isolato con un coibentante multistrato riflettente ad altissime prestazioni costituito di alluminio e Trocellen, al fine di reindirizzare correttamente i FIR verso il lato di emissione. Questo fatto è molto importante, perché riduce il rischio di scaldare eccessivamente la scrofa e permette un risparmio energetico.
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Che temperatura raggiunge il pannello OMEOTERM®?
11.
Come è possibile che il pannello OMEOTERM®, che raggiunge una temperatura di poco superiore a 90 °C, scaldi più di una lampada che raggiunge i 180 °C?
La temperatura delle lampade a incandescenza, misurata con una termocamera IR, raggiunge circa 180 °C (rilevati sulla superficie del bulbo), ma la resa al suolo, su un tappetino posto sul grigliato a circa 50-60 cm di distanza dalla fonte di calore e con una temperatura ambientale di circa 20 °C, è solamente di 20-22 °C. Il pannello OMEOTERM® raggiunge solo i 90 °C, ma, grazie alla sua efficiente tecnologia termica per irraggiamento con REAL FIR, la resa al suolo, a parità di temperatura ambientale, raggiunge e supera facilmente i 30 °C, con una area di impronta termica nettamente superiore.
12.
Qual è la differenza tra riscaldamento per convenzione, conduzione e per irraggiamento?
Il calore si propaga per conduzione quando si trasmette da un corpo solido ad un altro, posti a diversa temperatura e a contatto fra loro (es.: tappeti riscaldanti).
Il calore si propaga per convezione quando la sua propagazione avviene nei fluidi come acqua, ma anche gas come l’aria (es.: lampade tradizionali con bulbo colorato, lampade radianti tipo Aniheater e radiatori termici).
Il calore si propaga per irraggiamento quando la trasmissione del calore avviene attraverso le radiazioni emesse dalla sorgente verso il corpo irradiato, senza la presenza di un mezzo trasmissivo interposto (aria o acqua): la si può infatti ottenere anche attraverso il vuoto.
I REAL FIR di OMEOTERM® emettono calore per irraggiamento, cioè hanno la prerogativa di non riscaldare l’aria, producendo calore soltanto quando irradiano un oggetto, come una parete, o un corpo vivente.
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Qual è la differenza tra riscaldamento per convenzione, conduzione e per irraggiamento?
13. Il sistema di riscaldamento REAL FIR OMEOTERM® è economico?
L’economicità di utilizzo del pannello OMEOTERM® è data da:
- elevatissima efficienza energetica garantita dalla tecnologia E-Heating, l’innovativa tecnologia EEE che converte direttamente l’energica elettrica in energia termica, il che permette di non avere perdita di energia dissipata nel doppio passaggio tra elemento riscaldatore e aria, e tra aria e oggetti e/o organismi viventi, come accade nel riscaldamento tradizionale a lampada;
- elevata direzionalità (riscalda direttamente solo i corpi e le superfici che irradia);
- il sistema OMEOTERM® non ha bisogno di tubature, caldaie e di impianti elettrici aggiuntivi, ma si installa con facili soluzioni di montaggio pratiche ed economiche.
L’utilizzo contemporaneo dei pannelli OMEOTERM® e del sistema BIOTEMP SYSTEM permette inoltre di godere di un ulteriore beneficio economico, in quanto il funzionamento è controllato e gestito da una centralina elettronica programmabile a piacere, secondo le esigenze e le temperature richieste dai suinetti in relazione al loro stato di accrescimento. In pratica il sistema BIOTEMP SYSTEM permette di utilizzare i pannelli ottimizzando il loro Duty Cycle (ciclo di lavoro), consentendo un risparmio energetico dal 30 al 50%.
14.
I pannelli OMEOTERM® richiedono manutenzione?
MANUTENZIONE ZERO! I pannelli OMEOTERM® non necessitano di alcuna manutenzione ordinaria e nemmeno si riscontra perdita di efficacia nel tempo come accade per le lampade a incandescenza. Ricordiamo che la sola presenza di sporcizia sulla superficie dei bulbi di vetro è in grado di diminuire la capacità di riscaldare delle lampade tradizionali fino a 5 °C.
14.
I pannelli OMEOTERM® richiedono manutenzione?
15.
I pannelli OMEOTERM® sono di facile pulizia?
Assolutamente sì, le superfici lisce, senza incavi, permettono e favoriscono una facile pulizia.
16.
Il pannello OMEOTERM® consente un più facile accesso degli operatori nella gabbia parto?
Sì, il sistema OMEOTERM® presenta caratteristiche easy access, perchè i pannelli possono essere facilmente sostenuti grazie allo specifico Kit Pannello (optional), composto da telai incernierati che ne permettono il ribaltamento verticale a 90°, facilitando notevolmente l’accesso e l’operatività all’interno della gabbia parto.
16.
Il pannello OMEOTERM® consente un più facile accesso degli operatori nella gabbia parto?
17.
I pannelli OMEOTERM® sono impermeabili?
I pannelli OMEOTERM® sono splash-water resistant, cioè resistenti a spruzzi d’acqua indiretti di medio volume. La loro struttura è composta da una membrana radiante a doppio isolamento, inserita in un pannello compound in policarbonato multicella. I bordi sono costituiti da profili in policarbonato aderenti al pannello, i cui angolari di supporto sono fissati a vite. La scatola di derivazione da cui si diparte il cavo di alimentazione è solidamente fissata al pannello in policarbonato e il bordo di contatto tra scatola e pannello è percorso da una guarnizione che, così come il pressacavo, è anch’esso dotato di una guarnizione. Tutto ciò ci permette di asserire che la resistenza all’acqua dei pannelli OMEOTERM® non è inferiore a quella dei riflettori con portalampada Edison che comunemente si usano.